IL MITO DELLA MORTE DEL GUERRIERO: PERCHE’ CREDIAMO NEL VALHALLA

9 Gennaio 2024
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Il Valhalla, la maestosa sala della mitologia nordica in cui i guerrieri più coraggiosi vivono beati sotto la guida del dio Odino dopo la fine della loro vita terrena, è un concetto ricco di storia, di tradizione e di profondo significato culturale. Quando gli eroi cadono nella lotta, si dice che proprio il padre tra gli Dèi ne abbia bisogno per radicare le proprie forze in vista della grande battaglia del Ragnarök.

Nella cornice di uno splendido palazzo ricoperto di scudi, i valorosi banchettano con la carne di un cinghiale macellato ogni giorno e reso di nuovo intero ogni sera. Bevono il liquore che sgorga dalle mammelle di una capra, dilettandosi nel combattimento quotidiano. Giornate trascorse dunque in duello e serate in festa e allegria.

Così essi vivranno proprio fino al giorno del giudizio, quando usciranno dalle 540 porte per combattere al fianco di Odino contro un potente esercito di giganti. Lo scopo di un numero così alto di uscite è quello di consentire agli uomini di spostarsi più rapidamente possibile in caso di attacco nella battaglia finale. Si dice che il Dio della guerra e della saggezza vaghi ogni giorno per il mondo dei vivi, alla ricerca di qualcuno di essi, per portarli nel suo regno.

Non tutti, tuttavia, vi sono destinati dopo la morte. In quanto ‘regno’ dei guerrieri che hanno perso valorosamente la vita in battaglia, il Valhalla è il luogo che ospita quasi esclusivamente quelli che sono chiamati gli Einherjar, scelti dalle valchirie di Odino sul campo di battaglia per unirsi ai ranghi. Eccezione viene fatta per le donne di coraggio e gli eroi morti in altri modi, ma pur sempre valorosamente. Ciò testimonia come le società delle popolazioni nordiche in epoca medievale, tenessero in grande considerazione valori come quelli dell’onore e del coraggio in guerra.

Il Valhalla gioca un ruolo importante nella mitologia nordica poiché è considerato una ricompensa. È il luogo dove chi è valutato come degno viene onorato per sempre. Nella cultura popolare moderna, il Valhalla è spesso descritto come un luogo di conflitto eterno e di violenza, ma è importante precisare come esso sia anche visto come luogo di onore e gloria per pochi.

Chi invece muore per qualsiasi altra causa diversa da quella di un guerriero, ha dunque una differente destinazione nell’aldilà come il regno neutrale di Hel, governato dalla Dea omonima. Un luogo di pace e di riposo per i trapassati. Nella mitologia germanica settentrionale la dea Hel è la sovrana del mondo sotterraneo che porta il suo nome, a volte chiamato anche Helheim. Hel e i suoi due fratelli, il Lupo Fenris e il Serpente di Midgard, appartengono alla razza dei giganti.

Figlia di Loki, si dice che il suo regno si trovi verso nord, nelle profondità della terra. Si chiama Niflheim, ovvero il Mondo delle Tenebre (in uno dei primi poemi vengono menzionati i nove mondi di Niflheim). Sembra sia diviso in diverse sezioni, una delle quali è chiamata Náströnd, la riva dei cadaveri. Secondo una visione molto più oscura, il castello del mondo dei morti sarebbe pieno del veleno di serpenti e in cui assassini, adulteri e spergiuri soffrono tormenti, mentre il drago Nidhogg succhia il sangue dai loro corpi.

Immagine in evidenza gentilmente concessa da Global99.

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