PAOLO DIACONO: LO STORICO DEI LONGOBARDI

14 Giugno 2024
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Introduzione

Paolo Diacono, nato intorno al 720 e morto nel 799, è una delle figure più significative dell’Alto Medioevo. La sua opera principale, “Historia Langobardorum” (Storia dei Longobardi), è una fonte preziosa per la comprensione della storia dei Longobardi e delle dinamiche politiche, sociali e culturali dell’Italia del VII e VIII secolo. Monaco, storico e poeta, Paolo Diacono ha lasciato un’impronta indelebile nella storiografia medievale.

La Vita di Paolo Diacono

Paolo Diacono, il cui nome completo era Paulus Diaconus Warnefridi, nacque nella regione friulana, all’epoca parte del Regno longobardo. La sua famiglia era di nobile origine, il che gli permise di ricevere una buona educazione, inizialmente nella sua regione natale e successivamente alla corte longobarda di Pavia. Fu alla corte del re Desiderio che Paolo Diacono sviluppò la sua passione per la storia e la letteratura.Dopo la caduta del Regno longobardo per mano dei Franchi di Carlo Magno nel 774, Paolo Diacono si ritirò nel monastero di Montecassino. Qui abbracciò la vita monastica e si dedicò alla scrittura e alla preghiera. Nonostante la sua vita monastica, mantenne contatti con la corte carolingia e visitò la corte di Carlo Magno, dove venne accolto con grande rispetto.

L’Opera Principale: Historia Langobardorum

La “Historia Langobardorum” è senza dubbio l’opera più celebre di Paolo Diacono. Composta tra il 787 e il 796, questa cronaca in sei libri traccia la storia del popolo longobardo dalle sue origini mitiche fino alla conquista franca. Paolo Diacono non si limita a narrare eventi politici e militari, ma offre anche preziose descrizioni della cultura, delle leggi e delle tradizioni longobarde.

1. Origini Leggendarie:

La cronaca inizia con le origini mitiche dei Longobardi, narrando la loro migrazione dalla Scandinavia all’Italia, attraverso numerose battaglie e alleanze.

2. Regno Longobardo:

Viene descritta l’ascesa e la caduta dei vari re longobardi, con particolare attenzione alle figure di Alboino, Autari, Agilulfo e Desiderio.

3. Conquista e Integrazione:

La cronaca si conclude con la conquista franca e l’integrazione dei Longobardi nel nascente Impero Carolingio.La “Historia Langobardorum” è considerata una delle principali fonti per lo studio della storia longobarda, grazie alla sua dettagliata descrizione degli eventi e al suo stile narrativo vivace e coinvolgente.

Altre Opere e Contributi

Oltre alla “Historia Langobardorum”, Paolo Diacono scrisse altre opere significative. Tra queste, spiccano:

Historia Romana: Una cronaca della storia romana basata sull’opera di Eutropio, integrata con eventi successivi.

Gesta Episcoporum Mettensium: Una cronaca dei vescovi di Metz, che rappresenta una delle prime opere di storia locale.

Poemi e Carmina: Diverse poesie e carmi che testimoniano la sua abilità poetica e la sua devozione religiosa.

Il Ruolo di Paolo Diacono nella Cultura Carolingia

La figura di Paolo Diacono non si limita al contesto longobardo, ma si estende anche alla corte carolingia. Il suo soggiorno presso Carlo Magno è emblematico del ruolo di intermediario culturale che ebbe tra il mondo longobardo e quello franco. La sua opera contribuì alla formazione della storiografia carolingia e alla trasmissione della cultura classica e cristiana nell’Europa medievale.

L’Eredità di Paolo Diacono

Paolo Diacono è ricordato come uno dei più grandi storici del Medioevo. La sua “Historia Langobardorum” rimane una fonte inestimabile per la comprensione della storia e della cultura longobarda. La sua capacità di combinare rigore storico e narrazione coinvolgente ha fatto sì che le sue opere fossero studiate e apprezzate non solo dai suoi contemporanei, ma anche dai posteri.

Conclusione

Paolo Diacono, con la sua vita dedicata alla scrittura e alla riflessione, rappresenta una figura chiave dell’Alto Medioevo. Le sue opere, in particolare la “Historia Langobardorum”, offrono una finestra preziosa sul passato, permettendoci di comprendere meglio le dinamiche di un’epoca complessa e affascinante. La sua eredità continua a vivere attraverso gli studi storici e la memoria culturale del Medioevo europeo.

Autore

  • Siegfried Blazesson

    Siegrfied Blazesson nasce a Trento il 24 novembre 1996. Dopo il liceo si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento dove si laurea in Beni Culturali con una tesi sui luoghi di culto del Trentino in epoca romana. È fondatore e vicepresidente della comunità etena del "Tempio del Lupo" ed editore della rivista etena "Paganesimo Nordico MAG".

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