L’etica dell’ambiente e il suo rispetto occupano dagli ultimi tre decenni un posto di primo piano tra i temi più dibattuti per il futuro sostenibile del territorio a livello globale. Soprattutto nella cultura pagana nordica, la relazione profonda con la natura e il suo rispetto sono elementi imprescindibili della religiosità e della condotta quotidiana di ogni fedele al culto. Il patrimonio naturale con tutta la sua ricchezza guarisce e fortifica l’universo interiore rafforzando nel contempo la fitta trama energetica che crea e sviluppa in un moto continuo le relazioni e la profonda interconnessione tra gli esseri viventi.
Il 2022 da poco conclusosi è stato proclamato dall’ONU l’Anno internazionale dello Sviluppo sostenibile della Montagna. Il fine era quello di aumentare la consapevolezza della critica situazione di questi preziosi ecosistemi, indispensabili per l’essere umano e per gli animali, e di focalizzarsi sull’importanza di proteggerli e preservarli. Vent’anni prima, nel 2002, l’11 dicembre è diventato ufficialmente la Giornata mondiale delle montagne. Ma ciò non risulta sufficiente, se la maggior parte delle persone ancora non conosce il valore della salvaguardia dell’ambiente montano e, soprattutto, i reali rischi in cui l’essere umano incorre inesorabilmente se non vi è una tutela adeguata.
La catena primato d’Europa
Le Alpi, anche chiamate arco alpino per via della loro forma arcuata, costituiscono la più grande e importante catena montuosa europea. La loro estensione è di oltre 1300 km, dal Mar Mediterraneo fino a sfiorare i confini ungheresi. L’imponente dimensione di questa catena montuosa fa sì che essa accolga un’ampia varietà di fauna, flora, idrologia e climi. Questa biodiversità viene protetta e preservata sia dalle condizioni geografiche particolari della zona, sia dall’attenta e precoce tutela esercitata da enti e associazioni, che negli anni si sono impegnati a prendersi cura della vastità delle zone incontaminate che compongono l’arco alpino. Tuttavia, a causa dei cambiamenti climatici e delle note problematiche legate all’invasivo intervento dell’uomo, la bellezza e l’utilità delle Alpi viene compromessa giorno dopo giorno.
Il massico turismo che coinvolge l’arco alpino è direttamente legato all’abbattimento di boschi ed ecosistemi per aumentare i luoghi di intrattenimento e le strutture di soggiorno. Non solo, quindi, si va costantemente ad alterare e distruggere la natura alpina, ma si crea anche un pericolo per l’uomo stesso, a causa della costruzione di vie di comunicazione e di infrastrutture laddove vi sono limiti imposti per la nostra stessa sicurezza.
Le funzioni del bosco quali sono?
Perché i boschi sono utili per l’ambiente? Come componente essenziale dell’ambiente naturale, i boschi rivestono una moltitudine di ruoli: oltre a costituire luogo di vago e di riconnessione con la terra e a servire alla produzione del legno e alla protezione del suolo e delle acque, essi provvedono anche alla conservazione della biodiversità, serbatoio di CO2. Ma vediamo in sintesi altre funzioni:
- PROTEZIONE: le radici degli alberi creano una fitta rete nel terreno, sia in superficie sia molto in profondità, che tiene salda la terra e i massi, evitando che l’acqua piovana li porti via col suo flusso, e trattiene l’acqua mitigando il rischio di siccità.
- OSSIGENO: grazie alla fotosintesi, quel processo chimico attraverso il quale le piante si nutrono, l’anidride carbonica viene trasformata in ossigeno, permettendoci di respirare aria pulita.
- SOSTENTAMENTO: il bosco è ricco di elementi necessari al sostentamento dell’uomo, dalle bacche e i frutti alla legna per scaldarsi.
- SPIRITUALE: una semplice passeggiata nel bosco è in grado di rilassare e ricaricare le energie, oltre che essere di grande giovamento alla salute. Secondo alcuni psicologi, passeggiare nei boschi migliora la vita sociale e aiuta a combattere lo stress psico-fisico.
- ARTISTICO: anche se molti non lo tengono in considerazione, i boschi fanno parte del nostro patrimonio culturale e accrescono la bellezza e il valore dei nostri territori.
Perché è importante preservare i boschi e i territori delle Alpi
La natura è in grado di rigenerarsi e fornirci bacche, frutti e cibo, nonché legna da ardere e molto altro, ma questo può avvenire solamente se le si permette di proliferare indisturbata. Quando si abbattono zone boschive più o meno estese per sostituirle ad ambienti artificiali, questa possibilità viene meno. Ma non si tratta solo del nostro sostentamento: anche gli animali hanno bisogno di vivere nella natura incontaminata, lontano dallo zampino dell’uomo. Inoltre, l’eccessivo abbattimento degli alberi nelle zone montane può risultare pericoloso e diventare causa di frane, valanghe e smottamenti.
Il bosco ha anche una funzione di termoregolazione: influisce sulla quantità d’acqua trattenuta dal terreno e quindi sul livello di umidità presente nell’aria, attenuando il rischio di siccità. Infine, gli alberi fungono da barriera contro il gelo e il vento, costituendo riparo per la fauna e per le coltivazioni. Insomma, non potevamo essere meno chiari di così: preservare i boschi dell’arco alpino è necessario sia da un punto di vista ambientale che spirituale, e solo noi possiamo fare la differenza.